domenica 15 settembre 2013

Sì, viaggiare...

Ad un mese circa dalla partenza per il bel paese del Sol Levante, eccoci qui per parlarvi brevemente del nostro itinerario che dal 13 al 31 ottobre ci vedrà in tour nel Giappone, percorrendolo quasi nella sua interezza!


Partenza dall'aereoporto della Malpensa e, dopo appena 12 ore di rilassante volo, ci troveremo nel bel mezzo della capitale nipponica: Tokyo! Ecco, uno pensa: bene, adesso possono rilassarsi. Errore: di Tokyo vedremo inizialmente solo qualche stazione della metropolitana e del treno, perché poche ore dopo l'atterraggio ci imbarcheremo su un treno superveloce giapponese, detti shinkansen, e ivi soggiaceremo per altre otto ore circa mentre il suddetto treno ci porta dalla parte opposta dell'arcipelago: a BEPPU!



Questa ridente cittadina sulla costa del mare del Giappone e situata sull'isola di Kyushu (l'isola più meridionale delle quattro che compongono il Giappone) è famosa per le sue terme mooolto calde, tanto che vantano il nome di jigoku (inferni) e per il fatto di essere la zona più vulcanicamente attiva del paese.

Daxx e Pilla all'avventura!

Terminata questa rilassante prima tappa ci recheremo (sempre via treno) in una città tristemente famosa nel mondo: Hiroshima. Visiteremo il monumento in memoria dello scoppio della bomba, dove un fuoco verrà alimentato finchè tutte le armi nucleari al mondo non verranno distrutte (campa cavallo, spero abbiano un buon contratto con il gas) e dove vedremo il monumento dedicato a Sadako Sasaki, di cui vi narro la storia:
Sadako Sasaki  (Hiroshima7 gennaio 1943 – Hiroshima25 ottobre 1955) è stata una bambina giapponese, vissuta ad Hiroshima; aveva solo due anni quando la bomba atomica Little Boy fu sganciata sulla sua città, il 6 agosto 1945.
La piccola Sadako si trovava a casa, a circa due chilometri di distanza dal luogo dell'esplosione. Crescendo, ella divenne forte, coraggiosa e atletica. Ma nel 1954, all'età di undici anni, mentre si stava allenando per una gara di corsa, fu colta da vertigini e cadde a terra. Le fu diagnosticata una grave forma di leucemia, conseguenza delle radiazioni della bomba atomica.
La sua migliore amica, Chizuko Hamamoto, le parlò di un'antica leggenda secondo cui, chi fosse riuscito a creare mille gru - uccello simbolo di lunga vita - con la tecnica dell'origami avrebbe potuto esprimere un desiderio. Chizuko stessa realizzò per lei la prima, Sadako continuò nella speranza di poter tornare presto a correre. Comunque, il suo desiderio non era limitato a questo; Sadako stava dedicando al suo lavoro il massimo impegno soprattutto perché credeva che così avrebbe posto fine a tutte le sofferenze, avrebbe curato tutte le vittime del mondo ed avrebbe portato loro la pace.
Poco dopo aver intrapreso il suo progetto, Sadako conobbe un bambino nelle sue stesse condizioni, ed a cui era rimasto poco da vivere. Ella cercò di convincerlo a fare la stessa cosa, ma la sua risposta fu: so che morirò stanotte. Durante i quattordici mesi trascorsi in ospedale, Sadako realizzò gru con qualsiasi carta a sua disposizione, comprese le confezioni dei suoi farmaci.
Una versione della sua storia, vuole che Sadako fosse riuscita a completare 1300 gru, prima di morire; secondo un'altra, riferitaci da Eleanor Coerr nel suo romanzo Sadako and the Thousand Paper Cranes, Sadako sarebbe riuscita a completarne solo 644, mentre le restanti 356 sarebbero state aggiunte dai suoi amici. Infine, tutte le gru sarebbero state sepolte con lei.
Dopo la sua morte, i suoi amici e compagni di scuola pubblicarono una raccolta di lettere al fine di raccogliere fondi per costruire un monumento in memoria sua e degli altri bambini morti in seguito alla bomba atomica di Hiroshima. Nel 1958, fu collocata all'Hiroshima Peace Memorial una statua raffigurante Sadako mentre tende una gru d'oro verso il cielo. Ai piedi della statua, una targa reca incisa la frase: Questo è il tuo pianto. La nostra preghiera. Pace nel mondo. È possibile, per i visitatori, come ricordo di Sadako e come simbolo di pace, lasciare una gru di carta in una grande urna, unitamente ad un messaggio.

Dopo Hiroshima ci sposteremo leggermente ad est verso Kyoto, l'antica capitale del Giappone e città con il maggior numero di templi della nazione (viene detta Città dei mille templi): questo perché non avendo importanza strategica è stata lasciata pressoché intoccata dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. 
Kyoto è inoltre famosa nel mondo per i suoi protocolli, per essere la sede della Nintendo e per essere stata la location del film Godzilla contro Mechagodzilla, una perla del trash nipponico e ventesima pellicola dedicata al lucertolone. Ah, e ovviamente per essere gemellata con Firenze!


Dopo circa una settimana di bagordi templistici dovremo prendere per l'ultima volta il treno in direzione della capitale: Tokyo!

La città ha svaghi di ogni genere e tipo, tanto che ogni quartiere che la compone ha con il tempo assunto delle caratteristiche distintive: il quartiere dei divertimenti, quello dell'economia, quello della moda, quello dei ragazzi più giovani....
Si può tranquillamente affermare che Tokyo sia una sorta di unione di varie città, e ben sapendo che in una settimana scarsa non riusciremo a vederla tutta, abbiamo deciso di girarla senza una meta particolare, nasi all'aria e scarpe comode.
Durante questi giorni abbiamo anche prenotato una gitarella in giornata sul monte Fuji, poco distante da Tokyo, e un'altra a Nikko, cittadina piena di templi nella periferia nord della città.
In teoria,durante la nostra permanenza, dovremmo riuscire inoltre ad essere inseriti in un programma statale in cui dei giapponesi volontari ci porteranno a visitare alcune zone meno conosciute della città, il tutto gratuitamente! Che gentili, che simpatici, che giapponici!!

Vi consiglio di visitare spesso questo sito mentre saremo in viaggio, visto che appena possibile scriverò le nostre impressioni a caldo sul viaggio, qualche foto e, connessione permettendo, qualche video.

Restate dunque in ascolto, Daxx e Pilla vi parleranno dal Giappone!!